Con la collaborazione per iniziativa degli Amici della 
 Croce Nera  dell’Austria Superiore, una delegazione del Centro Studi Storici - Primiero, guidata da Luciano Brunet, ha potuto effettuare nello scorso mese di settembre una seconda visita ai cimiteri della   
 Galizia (Ucraina e Polonia) e continuare la ricerca di documentazione riguardante i Caduti nella I Guerra mondiale.
Per la prima volta, a settantotto anni dal conflitto, abbiamo potuto raggiungere 
 Leopoli (L’wów), oggi nella Repubblica dell’Ucraina, già Unione Sovietica.
Attorno all’antica città di   
 Leopoli (l’Austro-ungarica Lemberg) vi sono sedici cimiteri della I Guerra   Mondiale.
Abbiamo visitato il cimitero a   Zowtancy che raccoglie 400 caduti tra Russi, Tedeschi ed   Austro-Ungarici.
Abbiamo letto sulle marmoree croci i seguenti nomi di Caduti trentini: Valle Luigi, Aste Cesare, Balasin Johann, Groff Joset, Filippi Michael Züfurer.
Josef Groff è nel novero dei Caduti di Tonadico.
Lasciata la città di Leopoli   abbiamo raggiunto 
 Przemyśl, la porta dell’Oriente in Polonia.
Ci siamo soffermati a rivisitare il cimitero n° 191 di Lubinka. L’anno scorso era pieno di erbacce, quest’anno è tutto pulito e riordinato.
Altri nomi affiorano oltre a quelli segnalati l’anno scorso: Carotta Pietro, Lorenzi Primo.
Nel vicino cimitero n° 192   ancora di Lubinka, cogliamo i seguenti nomi di Caduti tirolesi: Visentin Candido, Reich Felix, Moser Johann, Zardini Antonio Arcangelo, Castelpietro Stefano, Mott Giovanni Matteo, Bucella Lino, Trentin Federico, Zanon Peter, Castellani Enrico, Moschen Pietro, Casagrande Pietro, Marcon Giovanni, Baldessari Giovanni, Mott Alois, Decarli Angelo, Trentini Guido, Groff   Candido, Federizzi Emanuele, Giacomini Giuseppe, Oss Emilio, Postal Severino, Dallapiccola Giovanni, Pozzini Johann, Azzolini Victor, Pisoni Costante, Bortolotti Giuseppe, Lotti Feruzio, Bortolotti Damiano, Decarli Giuseppe, Marini Matteo, Pedron Antonio, Gottardi Carlo, Dallavalle Carlo, Eccli Giuseppe, Giacomini Giuseppe, Weber Mario, Anesi Luigi, Bertoldi Emanuele, Salomon Gabriele, Gaden Celeste.
Mott Giovanni Matteo era di Fiera di Primiero; Lino Bucella da Tonadico.
Nel cimitero n° 193 di Lubcza   Szepanowska chiamato Kaiserjäger Höhe vi sono sepolti i seguenti Tirolesi:   Ferrari Augusto, Zadra Ermenegildo, Palla Giorgio, Rizzoli Liberio, Tavernaro   Michele, Minelli Enrico, Zanetti Enrico, oltre ai già segnalati l’anno   scorso.
Tavernaro Giovanni Michele era   di Transacqua.
Nel cimitero di Lichwin, n° 185 - l’anno scorso tra le erbacce - quest’anno ripulito ed imbiancate le lapidi di   marmo, rinnovate le targhette dei nomi - oltre al Caduto Josef Conci, del quale   s’è parlato l’anno scorso e, con l’ausilio dell’elenco completo dei tumulati, si possono aggiungere altri nomi: Tomazzolli Vigilio Giuseppe, Frener Alois, Caset   Giuseppe, Langer Johann, Biotti Benjamin, Terza Celestin, Weger Josef, Messner   Franz, Battistini Severino, Chiste Guido, Degrassi Albino, Eccel Achille,   Furlini Josef, Canarin Luigi, Gruber Alois, Guadagnini Valentino, Menapace Johann, Panizza Luigi, Pelos Ermenegildo, Smalzi Johann, Stoffella Arcadio, Visinteiner Virgilio, Weiss Johann, Odorizzi Anibal, Dallamanega Eduard Edmund, Albertini Franz, Bertolini Felix.
In questo cimitero di Lichwin sono stati sepolti 99 Kaiserjäger   appartenenti al 2° Regg.
L’ultimo cimitero visitato   nella giornata del 12 settembre fu quello di Blechnarka il n° 49, verso il confine cecoslovacco.
Questo cimitero è in 
 territorio ruteno ed è stato   rinnovato nel 1954; le grandi croci di legno sono però le originali.
In esso cimitero riposano 103   soldati austro-ungarici e 196 soldati russi.
Molti dei nomi dei Caduti qui richiamano il nostro Tirolo; è stata identificata la tomba ove, con altri Caduti,   riposa Cemin Domenico di Siror qui caduto il 27 marzo 1915.
Tra gli altri Caduti si   citano: Pintarelli Luigi Antonio, Chisté Egidio, Marchetti Angelo, Gasperi   Giuseppe, Cappelletti Romano, Tabarelli De Fatis Giuseppe, Mattedi Enrico,   Vivari Giovanni, Enrici Giovanni, Andreatta Leornard, Pucher   Alfons.
Si è creduto opportuno ed utile citare tutti i nomi rinvenuti nei cimiteri visitati e ciò per quanti ne fossero interessati. Siamo a disposizione per fornire ulteriori dati sui   luoghi, dettagli di tombe, fotografie e filmato.
Il nostro lavoro è un atto di riconoscenza verso i nostri Caduti, un tentativo di scrivere la loro storia che è la nostra storia, un invito a non dimenticare chi ha tanto sofferto, chi è morto tanto lontano, e, un piccolo vanto del Centro Studi Storici - Primiero.
Luciano Brunet 
Vd. “Voci di Primiero” nr. 10 - ottobre 1992 pag. 12
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