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Rassegna Stampa

L’arciduca Otto d’Asburgo
in città a fine luglio

da il Corriere delle Alpi del 4 giugno 2006, pagina 24

FELTRE. Un legame culturale, turistico e diplomatico che si rinsalderà il 29 e 30 luglio. È stata fissata ufficialmente la due giorni che vedrà a Feltre l’arciduca Otto d’Asburgo. Un evento fortemente voluto dal Centro studi internazionale beato Carlo I che ha trovato nell’amministrazione comunale e nel sindaco Alberto Brambilla le spalle ideali per organizzare i vari momenti ufficiali della visita di due giorni dell’erede al trono degli Asburgo.
L’arciduca ha confermato la sua presenza agli esponenti del centro, Toni Pian e Mario Gris, raccogliendo l’invito ufficiale inviato dal primo cittadino nei mesi scorsi.
La visita. Se il motivo ufficiale è quello di inaugurare la targa link «Karlplatz» in piazza Maggiore, appena restaurata e unico esempio in Europa, i membri del centro studi non nascondono che la presenza di Otto d’Asburgo può mettere il primo mattone di un progetto culturale e turistico che può aprire nuovi scenari per la promozione della città: «Feltre», dicono Pian e Gris, «può inserirsi in un circuito virtuoso legato alla storia degli Asburgo. Un tema che affascina e che in Baviera, ad esempio, richiama migliaia di pullman ogni anno. Ebbene, basterebbe riuscire a dirottarne nella nostra zona anche solo una minima parte ed ecco che si metterebbe in moto un discorso turistico molto interessante».
I legami storici. Sono tanti e possono essere sfruttati. L’imperatore Carlo I venne a Feltre più volte, almeno cinque le visite accertate. Certamente più di quanto non si fece vedere in altri territori dell’impero asburgico che sfruttano la sua immagine a scopo turistico richiamando frotte di turisti. Lo stesso stemma del Comune di Feltre, poi modificato, deriva da una concessione imperiale del 1854 dell’imperatore Francesco Giuseppe, come riportato anche dal libro su Feltre del Mazzotti.

Capitolo Cesiomaggiore

C’è poi da aggiungere il coinvolgimento di Cesiomaggiore dovuto alla presenza di Giuliana Budel, nativa di Formegan ma residente a Marsiai che fece da balia allo stesso Otto tanto che gli Asburgo fecero affiggere una tabella metallica sull’abitazione nella quale l’Imperatore d’Austria e d’Ungheria prendeva sotto la propria protezione quella casa e tutti i suoi occupanti.

Il programma

Il centro studi presieduto da Nicolino Pertile ha già stilato un programma di massima. Nella due giorni feltrina, l’arciduca sarà accompagnato in un breve giro legato alla storia degli Asburgo, assisterà all’inaugurazione della targa in piazza Maggiore dopodiché ci sarà il cerimoniale ufficiale previsto in sala stemmi alla presenza del sindaco Brambilla, del sindaco di Cesiomaggiore De Bastiani, dei rappresentati di Provincia e Regione e di numerose altre autorità. Prevista una sfilata di Schützen delle compagnie della valli vicine, soprattutto di quelle legate alla vecchia diocesi che arrivava fino a Pergine.

Il turismo

L’idea è quella di interagire con Cortina che ha già ospitato Otto d’Asburgo (gli amministratori ampezzani saranno presenti a Feltre) e ha mostrato interesse nei confronti delle proposte del centro studi per allestire un tour turistico che oltre a Cortina, preveda il transito per Feltre e la Valsugana. In questo modo il visitatore avrà un quadro generale delle testimonianze degli Asburgo nel nostro territorio.

 



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