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Si arricchisce la documentazione
che lega gli Asburgo al Feltrino

La beatificazione di Carlo I prevista dal vescovo Bortignon

dal Corriere delle Alpi del 20 agosto 2006, pag. 24

Un momento della cerimonia in sala degli stemmi con Georg d’Asburgo

FELTRE. La beatificazione di Carlo I, ultimo imperatore d’Austria, parte da lontano. Nel 1928, Articoloa sei anni dalla morte di Carlo, la Gebetsliga, una compagnia di preghiera tuttora molto attiva nei monasteri austriaci, diede il via alla raccolta della documentazione per fare beato il rappresentante degli Asburgo. Un processo durato quasi ottant’anni e concluso con la beatificazione sancita da papa Woityla il 3 ottobre 2004. Un tassello importante di questo processo porta la firma di link Girolamo Bortignon, un cappuccino già vescovo di Feltre e molto legato alle vicende degli Asburgo, che nel 1958 ricostruì con uno scritto le tappe fondamentali di Carlo d’Austria, definito «servo dì Dio».
L’interesse mostrato da frate Girolamo Bortignon è probabilmente dovuto anche al coinvolgimento di un altro ecclesiastico, padre link Marco d’Aviano, che nel 1683 ebbe il carisma di riunire tutte le dinastie d’Europa, in quel momento allo sbando, per affrontare i turchi nella storica battaglia di Vienna del 12 settembre. Una pagina fondamentale del cristianesimo in Europa, che respinse l’attacco delle armate islamiche. Probabilmente per questo a padre Marco d’Aviano, beatificato dopo la morte, ha avuto l’onore della sepoltura nella cripta dei cappuccini a Vienna dove sono custodite le salme di tutti i componenti della famiglia degli Asburgo.
Sono Maffeo DucoliVincenzo Savioaltri tasselli che si vanno ad aggiungere alla storiografia sempre più dettagliata che vede numerosi elementi di collegamento tra Feltre, il Feltrino e la famiglia imperiale. Anche i vescovi Maffeo Ducoli e Vincenzo Savio si sono interessati alla figura di Marco d’Aviano che durante la sua vita ecclesiale fu anche portinaio del convento dei cappuccini di Belluno.
Il centro studi beato Carlo I, sempre alla ricerca di approfondire la conoscenza della figura dell’ultimo imperatore d’Austria, sta dando massima eco alla breve, ma intensa, biografia dedicata a Carlo, redatta da Bortignon nel 1958, che in pratica ha anticipato di quasi mezzo secolo Zita di Borbonele posizioni dello stesso centro studi diretto da Nicolino Pertile.
E la novità che filtra a livello europeo è che per Carlo d’Asburgo sarebbe cominciato l’iter di santificazione, mentre per la moglie Zita, morta in un convento, ci sarebbe l’obiettivo di farla beata. Intanto i rappresentanti del centro studi beato Carlo I oggi sono in trasferta a Cormons dove si svolge la 158ª Festa Mitteleuropea che ha tra i suoi simboli principali proprio la famiglia degli Asburgo. Oltre alle rappresentanze italiane sono presenti gruppi in costume provenienti da Austria, Slovenia, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia. Dopo la parte ufficiale, spazio al pranzo e alla musica.

(r.c.)




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