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Rassegna Stampa

«Come Carlo I d’Asburgo
porto un messaggio di pace»

L’arciduca Georg ieri ha scoperto una lapide
e un’iscrizione, ha deposto corone in cimitero
e ha visitato quattro comuni

da Il Gazzettino del 31 luglio 2006, pag. XIII

Articolo

Pagine di storia feltrina in lingua tedesca. Ieri, la visita dell’arciduca Georg d’Asburgo, nipote dell’imperatore beato Carlo I ha permesso di riscoprire fatti ed episodi che riguardavano il legame del territorio feltrino con l’impero austroungarico. Un invito alla pace e ad un’Europa unita: questo il messaggio lanciato dall’erede della casa imperiale nel corso della cerimonia nella Sala degli Stemmi di Feltre. «Questa non dev’essere però una celebrazione dGeorg d’Asburgo si reca in municipio a Feltre con la moglie e il sindaco Brambillaella nostalgia - ha sottolineato Nicolino Pertile, presidente del centro studi beato Carlo I, che per oltre un anno ha lavorato alla buona riuscita della manifestazione -, bensì un augurio per il futuro». Quattro i Comuni coinvolti nella visita del figlio di Otto. A Cesiomaggiore, dove l’arciduca si è recato dopo la messa nel Duomo di Feltre, l’ospite ha ricevuto il saluto dell’amministrazione, che in ricordo della balia cesiolina. Giuliana Budel, che si prese cura dell’infante Otto Incontro con la compagnia Schützend’Asburgo, ha voluto scoprire una lapide sul municipio. Accompagnato dalla moglie, Georg d’Asburgo si è poi recato al link cimitero di Feltre per deporre due corone in onore dei 3.550 caduti austroungarici. «Qui si ricorda una grande battaglia - ha dichiarato l’arciduca di fronte alla compagnia di Schützen del Trentino e del Tirolo -. Sono felice di essere in un’Europa unita». Un messaggio che l’erede porterà anche nella Sala degli Stemmi, prima dello scoprimento del restauro dell’iscrizione “Karls platz” su Palazzo Guarnieri: «Mio nonno, per la pace, ha dato il meglio di sé, Georg d’Asburgo al museo del Piave con il sindaco di Vasanche se non ha raggiunto del tutto il suo scopo» ha detto ricordando la beatificazione di Cario I nel 2004. Al pranzo in Birreria Pedavena, dove si è svolta la parata degli Schützen, è seguita l’inaugurazione della nuova ala del link Museo del Piave di Caorera, a Vas. È stato proprio l’arciduca a tagliare il nastro della nuova realtà museale che tra qualche anno ospiterà il prototipo ricostruito dell’aereo di Francesco Baracca.

Andrea Dassie




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